"La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture non mancando mai, soprattutto nella liturgia, di nutrirsi del pane della vita, sia della Parola di Dio, sia del Corpo di Cristo". (Concilio Vaticano II)

venerdì 18 novembre 2011

Itinerari di fede - XIV appuntamento

Torniamo a meditare attraverso il nuovo percorso ricco di diversi itinerari, sempre scritti dalla mano di padre Leopoldo, Priore Francescano Conventuale della Chiesa di San Francesco di Brescia (ringraziamo sempre Enza per l'opera non facile di trascrizione), concernenti ora la vita spirituale:

LA VITA SPIRITUALE (PARTE QUARTA)

LA CREAZIONE È LO SPLENDORE DELL'AMORE DI DIO RIFLESSO NELLE SUE CREATURE

Anche nella CREAZIONE l'anima "vede" l'Amore dello Sposo tanto amato, riflesso come la luce del sole che ne è il segno più evidente in tutte le sue creature. Ogni essere dell'universo racconta il Poema di questo
Amore, che si manifesta nella PROVVIDENZA del Padre: "LUI mi HA TRATTO DAL NULLA e mi FA CONTINUAMENTE SUSSISTERE con la sua ONNIPOTENZA; LUI mi GOVERNA con la sua infinita SAPIENZA".
"I cieli narrano la GLORIA di Dio e l’opera DELLE SUE MANI ANNUNCIA il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il Messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia" (Sal. 18,2-3).
Il Figlio Gesù Cristo è venuto a rivelarci la Gloria del Padre che risplende anche nella CREAZIONE. EGLI canta la PROVVIDENZA del Padre, sempre in opera nell'universo, con accenti di tenerezza filiale inconfondibile, rimproverando l'uomo per la sua cecità di fronte a questo GRANDE AMORE "Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete e neanche per il vostro corpo di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?" (Mt. 6,25-28)
Tutta la CREAZIONE proclama che LO SPLENDORE DELLA VERITÀ È L'AMORE.
• Anche tu, fratello, sorella, che nella CREAZIONE sei "Immagine e Somiglianza vivente di Dio", proclami che lo scopo e la pienezza della vita è L'AMORE. Proprio perché Dio è Amore, tu sei creato per amare. Il più grande rammarico per tutti sarà alla fine quello di non avere amato abbastanza.
La Vita Spirituale raggiunge il suo apice nel grado di Amore-Comunione che l'anima riesce a raggiungere con il suo Sposo. Per questo S. Agostino, a chi chiede di dare una risposta pratica al senso della vita, dice: "AMA e CAPIRAI". Nell'inno alla CARITA' San Paolo esalta l'eccellenza dell'amore su tutti i carismi e su tutte le altre virtù ( Cfr. 1 Cor. 13,1-13 ). Nel brano appena citato, l'Apostolo afferma che tutto finirà, ma "la CARITÀ non avrà mai fine" (1 Cor. 13,8). Partecipare dunque in pienezza ed eternamente all'amore di Dio, Uno e Trino, è lo scopo ed il traguardo della VITA SPIRITUALE. ALBERT SCHWEITZER è un grande medico e filosofo francese del secolo XX. Giunto alla piena maturità della vita, mentre era già affermato nella carriera e viveva agiatamente, ha abbandonato l'Europa. Si è recato in Africa equatoriale per fondare un centro ospedaliero dove ha assistito e curato, per una cinquantina d'anni, gli abitanti indigeni. La sua filosofia della vita l'ha tradotta in queste parole, che rimangono come il suo Testamento Spirituale:
"l'unica cosa importante, Quando ce ne andremo, saranno le TRACCE D AMORE Che avremo lasciato".
L'uccello canta, Ma non domanda se qualcuno l'ascolta:
La sorgente scorre, Ma non domanda perché scorre.
L'albero fiorisce Ma non domanda se qualcuno lo guarda.
Albero, uccello, sorgente, Il loro dono lo danno per niente.

Canto popolare.

LA VITA SPIRITUALE E’ UN CAMMINO: il cammino dell'anima verso Dio. Come il cammino è fatto di TAPPE INTERMEDIE prima di raggiungere la META o il traguardo del viaggio, così nella Vita Spirituale l'uomo non può raggiungere Dio se non percorrendo le TAPPE del Cammino Spirituale CHE CONDUCE a Lui. La vita è una STRADA. L'importante è camminare sulla strada, anche se faticosa, verso la META. La vita invoca una meta, pena l'apatia, la disperazione, il fallimento. Cristo si è fatto per te VIA per accompagnarti e sorreggerti nel VIAGGIO DELLA TUA VITA INCONTRO AL PADRE. Non ti esime, però, dal compiere la tua parte. Senza la tua volontà e il tuo impegno assiduo, quotidiano, di seguire LUI, tu non cammini sulla STRADA. Nella VITA SPIRITUALE fermarsi significa retrocedere. Medita le parole del grande dottore della Chiesa S. Agostino, sopra citate. "Se dici 'Basta' sei perduto. Avanza sempre, cammina sempre", ricordandoti che su questa strada non sei mai solo … I Maestri di vita nello Spirito hanno tracciato l'itinerario che progressivamente conduce l'anima ad incontrare Dio.

È L'AVVENTURA PIÙ AFFASCINANTE DELLA VITA.
Eccone le varie tappe:

INIZIO DEL CAMMINO
La VITA SPIRITUALE è un DONO che Dio fa all'uomo.
II "Bagaglio Umano”, cresce sempre più comprese le esperienze negative. NELLA FEDE, l’uomo viene assunto e "trasfigurato": diventa ESPERIENZA DI DIO. Giungerà in cielo. La GLORIA che ognuno godrà in Paradiso sarà proporzionale al grado di Santità raggiunto nel Cammino della Vita Spirituale. Il Percorso è SENZA LIMITI, perché tra l'uomo e Dio la distanza è infinita: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" (Mt. 5,45).

LA SORGENTE DELLA VITA SPIRITUALE E’ LA PASQUA DI GESU’ (Passione Morte Risurrezione). "Dalla sua pienezza - dice S. Giovanni - noi tutti abbiamo ricevuto e Grazia su Grazia" (Gv 1,16). Questa pienezza di Grazia ci viene donata mediante i Sacramenti. Nel BATTESIMO, che fonda la VITA SPIRITUALE perché fonda la VITA CRISTIANA, per opera dello SPIRITO SANTO veniamo INCORPORATI IN CRISTO. In LUI diveniamo FIGLI DI DIO e quindi COEREDI CON LUI della VITA ETERNA nella GLORIA. LA VITA SPIRITUALE è un CAMMINO CON CRISTO, dall'ESPERIENZA dolorosa e drammatica della LOTTA in mezzo alle TENTAZIONI nel DESERTO, fino all'ESPERIENZA BEATIFICANTE della CONTEMPLAZIONE di Dio sul TABOR. Il Padre chiama ogni
anima a percorrere questa strada verso il MONTE SANTO, per "trasfigurarla" nel proprio FIGLIO.
Il Cammino è lungo e faticoso. Ma, se è fedele a seguire lo Spirito Santo che la illumina, la guida, la fortifica, la persona inizia a vedere la propria vita con occhi nuovi: gli occhi della Fede. Sotto questa Luce, essa percepisce anzitutto la gravità del peccato come l'unico vero male che si oppone a Dio. Il primo passo nella VITA SPIRITUALE, ed in ogni Cammino di Conversione, è la detestazione della colpa, perché Dio non può abitare nel cuore dove regna il Maligno ossia dove l'uomo vive in uno stato di ribellione contro di Lui. Alle origini dell'umanità, come ci attesta la Bibbia, il peccato dell'uomo e della donna è stato la causa di tutti gli altri mali, sintetizzati nella morte ( Gen. c.3) "Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con esso la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato" ( Rm. 5,12 ). Nella VITA SPIRITUALE, la visione che un'anima ha nei confronti del peccato è direttamente proporzionale al senso che ha di Dio. Chi minimizza il peccato, manifesta praticamente di non prendere sul serio Dio, il suo Mistero di Amore rivelatoci dalla croce, la sua infinita Santità. Meditiamo in proposito le parole dell'Apostolo Pietro che ci svelano qual è il costo del nostro peccato. "Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma CON IL SANGUE PREZIOSO DI CRISTO, Agnello senza difetti e senza macchia " (1Pietro 1,18-19). Agli inizi del Cammino Spirituale, l'anima viene illuminata soprattutto su due gravi insidie del male, che traggono in inganno e fanno cadere molte persone: la malizia dell'orgoglio, primo vizio capitale che li riassume tutti, e la nefasta seduzione che esercitano il denaro e le ricchezze sul cuore umano. La persona orgogliosa non vive nella verità del proprio essere di creatura, ma si autoinnalza al di sopra di se stessa e al di sopra degli altri, ponendosi di fatto, come i Progenitori, al posto di Dio. L'Apostolo Giovanni smaschera la SUPERBIA, come anche gli altri due vizi capitali che maggiormente "tiranneggiano" il cuore dell'uomo: l'AVARIZIA e la LUSSURIA. Questi tre vizi, ai quali l'uomo si abbandona più facilmente, dimenticando il suo rapporto con Dio Creatore e Padre, possono essere sintetizzati concretamente nei tre verbi: POTERE, AVERE, GODERE.

"Tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza (=desiderio sfrenato) della carne, la concupiscenza degli occhi, la SUPERBIA della vita non viene dal Padre, ma dal mondo" (I Gv. 2,16 ). L'orgoglio poggia tutto su una grande menzogna, che tende a divenire mistificazione dei valori. Ogni vizio, come ogni peccato, cercano sempre di camuffarsi, per non apparire nella loro cruda realtà. Soltanto la Parola di Dio, che è " la Spada dello Spirito", (Ef. 6,17) sa smascherarli pienamente. Ecco la menzogna di fondo: "Che cosa mai possiedi - ci dice San Paolo - che tu non abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come non l'avessi ricevuto?" (1 Cor. 4,7)... Quando pecchi, tu usi sempre i doni di Dio per rivoltarti direttamente contro di Lui e offenderlo. L'altra insidia che minaccia maggiormente l'uomo nel Cammino Spirituale, e che l'anima inizia a smascherare, è l'avidità del denaro e delle ricchezze. Anche se continua ad essere tentata dalla cupidigia di possedere, viene gradualmente illuminata sulla caducità e sulla insaziabilità dei beni materiali, dai quali, purtroppo, molte persone vengono sedotte. E' ancora San Paolo che ci mette in guardia dall'assecondare il desiderio di arricchire. Esso, per chi vi cede, diventa una vera trappola che ingabbia il suo cuore in una "fame di possesso" che è senza limiti. Questa a sua volta diventa il movente che causa, oltre a molti affanni, preoccupazioni e tribolazioni, anche tanti soprusi ed ingiustizie nei confronti del prossimo. "Quelli che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, nel laccio e in molte bramosie insensate che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione. L'attaccamento al denaro è la radice di tutti i mali" ( 1 Tim. 6,9 ). Come sono vere queste parole…! L'esperienza della storia e la cronaca quotidiana ne offrono ampia conferma. La bramosia sfrenata del denaro è la causa che scatena i delitti, gli atti di violenza, i furti e tutte le organizzazioni delinquenziali. 

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